• verificare periodicamente sui siti istituzionali preposti e su quelli delle organizzazioni agricole di riferimento l’introduzione di nuove forme di agevolazioni;
• consultare i Piani delle varie Regioni per conoscere le disponibilità finanziarie per l’acquisto di mezzi meccanici nuovi. I PSR (Piani di Sviluppo Rurale), in particolare, sono il  principale strumento operativo di programmazione e finanziamento per  interventi nel settore agricolo, forestale e rurale in ambito regionale che impiega le risorse economiche messe a disposizione dall’Unione Europa. Per il rinnovo del parco macchine sono attualmente utilizzabili le misure 6.1.1. e 4.1.1. relative al “Primo insediamento in agricoltura” e all’”Ammodernamento delle aziende agricole”;
• seguire gli aggiornamenti Inail circa misure specifiche per macchinari di nuova generazione. L’Istituto prevede infatti, a cadenza periodica, interventi finalizzati a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, con finanziamenti a fondo perduto per una parte degli investimenti anche per acquisto e noleggio di macchine agricole e forestali. Verificare periodicamente le misure attivate nelle sezioni web dedicate dell’Istituto;
• controllare gli sviluppi operativi delle Legge Sabatini. Tale legge rappresenta uno strumento governativo finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo italiano e ad agevolare l’accesso al credito delle pmi operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Il finanziamento, che può coprire sino al 100% dell’investimento, prevede interessi a tassi  agevolati e procedure di accesso da effettuare esclusivamente online sul sito del Ministero dello  Sviluppo  Economico.

• chiunque è in possesso di mezzi agricoli immatricolati e circolanti su strada dovrà sottoporre i propri mezzi alla revisione, conformemente a quanto stabilito dall'art. 111 del Codice della Strada e dai decreti attuativi;
• la revisione delle macchine agricole ha periodicità quinquennale;
• le macchine agricole soggette a revisione sono: i trattori agricoli immatricolati (con e senza pianale di carico), le macchine agricole operatrici semoventi a due o più assi immatricolate (tipo mietitrebbie, vendemmiatrici ecc) e i rimorchi agricoli immatricolati;
• è prevista la possibilità di effettuare la revisione presso officine autorizzate debitamente riconosciute dal Ministero dei Trasporti o direttamente a domicilio dell'utenza con l'utilizzo di officine mobili
• i requisiti tecnici da controllare sul veicolo saranno stabiliti con decreto ministeriale di prossima emanazione. I controlli verteranno certamente sullo stato di usura degli pneumatici, sul corretto funzionamento dei dispositivi di illuminazione e degli organi di sterzo, sulla corretta funzionalità dell'impianto frenante, sulla presenza di protezione degli elementi mobili e parti calde e la presenza di idonee strutture di protezione in caso di capovolgimento e di cinture di sicurezza;
• fermi restando gli obblighi previsti dall'art. 111 del Codice della Strada, l'agricoltore in possesso di mezzi agricoli è tenuto parallelamente a sottoporre le proprie attrezzature di lavoro a un controllo periodico atto a verificare il loro stato di manutenzione ed efficienza, in ottemperanza agli obblighi previsti dall'art. 71 comma 4 lettera a) punto 2 e lettera b) del D.Lgs. 81/08.

Riferimenti normativi:

• Art. 111 Codice della Strada
• Decreto 20 maggio 2015
• Decreto 28 febbraio 2019 (Proroga 1 Termini revisione)
• Legge 25 febbraio 2022 n. 15 (Proroga 2 Termini revisione)
• Decreto Legge 30 dicembre 2023 (Proroga 3 Termini revisione)
• Calendario delle Revisioni

• in caso di individuazione di un prodotto non conforme alle normative è necessario segnalare il fatto alle autorità di controllo nazionali, fornendo le informazioni minime inerenti al prodotto ritenuto non conforme in termini di sicurezza, rumorosità ed emissioni;
• è importante tenere presente che eventuali segnalazioni generiche non corredate di informazioni dettagliate sul prodotto che si presume non conforme perdono di ogni efficacia;
• i prodotti contraffatti - con la riproduzione illecita del marchio oppure del modello o disegno registrato - sono spesso del tutto simili all’originale e traggono in inganno il consumatore, deviando il flusso commerciale e generando concorrenza sleale;
• il basso prezzo al quale è possibile acquistare il prodotto contraffatto è giustificato dall’utilizzo di materiali scadenti, con conseguente alto rischio di rottura del prodotto stesso o dei singoli pezzi;
• la contraffazione va contrastata, in nome della legalità e dell’interesse collettivo, con tutti i possibili strumenti di verifica, controllo e repressione, ma prima di tutto con un atto di responsabilità da parte dei cittadini, quello di non acquistare prodotti contraffatti e privi dei requisiti tecnici e degli standard qualitativi richiesti sul mercato europeo;
• acquistare beni contraffatti, peraltro, può esporre a sanzione amministrativa fino a 7.000 euro, oltre che comportare la confisca della merce secondo dell’art.1, c.7 del D.L. 35/2005;

Le raccomandazioni per gli acquirenti:

• rivolgersi sempre a distributori autorizzati, conosciuti e di fiducia, che possano garantire sull’origine delle macchine, che conoscano i prodotti nelle loro caratteristiche tecniche, e che possano essere tramiti diretti per ogni pratica concernente l’assistenza e il rapporto con le case costruttrici;
• valutare attentamente gli acquisti effettuati mediante canali di vendita quali Internet, televisione, cataloghi, che di norma non consentono di visionare direttamente il bene. Per gli acquisti su Internet, in particolare, cercare più informazioni possibili sulla affidabilità del venditore (identità, indirizzo, garanzia, diritto di recesso e di ripensamento, partita IVA) utilizzando anche i feedback di altri acquirenti. Infine, prestare particolare attenzione alle vendite porta a porta, e diffidare dei venditori irregolari sulla strada;
• assicurarsi che la macchina abbia la marcatura CE, che attesta il rispetto dei requisiti di sicurezza essenziali previsti dalle direttive comunitarie ad essa applicabili. Lo stesso marchio CE deve essere verificato nella sua autenticità: gli elementi che lo compongono devono avere la stessa dimensione verticale, che non può essere inferiore a 5mm, e le due lettere debbono mantenere la stessa proporzione in caso di riduzione o ingrandimento;
• porre attenzione a non confondere l’indicazione CE di conformità del prodotto con il marchio CE (CHINA EXPORT) o marchi simili non conformi;
• assicurarsi che la macchina sia venduta con il relativo manuale di istruzioni. Questo deve essere redatto anche in lingua italiana, così che possa essere consultato dall’acquirente per qualsiasi intervento di manutenzione, riparazione, regolazione ecc.;
• accertarsi che il marchio del costruttore sia stampato, e non apposto come adesivo (anche su libretto e certificato CE). Il marchio, infatti, normalmente è apposto con verniciatura, bassorilievo e simili. Controllare che il marchio sia quello originale e non uno simile, eventualmente visitando il sito del costruttore. In alcuni casi, per prodotti piccoli di serie, anche i singoli pezzi in plastica sono marchiati con il logo;
• anche l'imballaggio esterno può fornire elementi di garanzia di autenticità (generalmente riporta tutti i dati - anche matricola - del costruttore e luogo di fabbricazione ed è marchiato con il logo della casa costruttrice);
• verificare, anche mediante il coinvolgimento diretto del rivenditore, la sussistenza e la reale efficacia della garanzia, che costituisce il primo strumento attraverso il quale l’azienda si assume la responsabilità rispetto al prodotto, e mediante il quale il cittadino tutela il proprio acquisto;
• valutare attentamente il divario tra il prezzo di mercato e quello attuato dal venditore, giacché un forte divario è di solito indice di contraffazione. Per una logica economica intrinseca un prodotto non può scendere sotto una determinata soglia di prezzo a meno che non veda modificate in modo sostanziale le proprie caratteristiche tecniche;
• controllare che la macchina abbia la targhetta di identificazione con i dati del costruttore, ragione sociale e indirizzo completo, l’anno di costruzione, il modello e la matricola;
• qualora ci si imbatta in un prodotto contraffatto, questo va segnalato alle autorità competenti;

• i lavoratori professionalmente addetti del settore agricolo (ovvero datori di lavoro, lavoratori autonomi, collaboratori familiari appartenenti a una impresa familiare) sono obbligati a conseguire la specifica abilitazione. Per gli hobbisti del settore l'abilitazione è vivamente consigliata in ragione del patrimonio di utili informazioni che se ne può ricavare;
• i mezzi meccanici per il cui utilizzo è previsto il patentino sono: trattori agricoli e forestali gommati e cingolati (compresi trattori con pianale di carico), i sollevatori telescopici, i carri raccolta frutta;
• per i lavoratori è prevista la frequentazione di un "corso di formazione" tecnico-pratico completo o di aggiornamento, e una prova di verifica finale, il cui esito positivo consentirà il rilascio di un attestato di abilitazione. Il conseguimento della regolare patente di guida, rilasciata ai sensi del D.Lgs 30 aprile 1992 (Codice della Strada), non assolve il lavoratore dall'obbligo di conseguire lo specifico patentino;
• i soggetti formatori a cui i lavoratori possono rivolgersi per effettuare il corso di formazione sono: Coldiretti/Cia/Confagricoltura, Regioni, Inail, Enti formatori con almeno sei anni di esperienza nella formazione in tema di sicurezza sul lavoro, e accreditati presso la Regione, oppure con tre anni di esperienza nella formazione per le specifiche attrezzature di lavoro e comunque accreditati per la formazione presso la Regione;
• in caso di mancata formazione è prevista la sanzione in base all'art. 55 comma 5 lettera c del D.Lgs 81/08 (arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro).

Riferimenti normativi:

• Art. 73 comma 4 e 5 D.Lgs 81/08
• Accordo Stato Regioni n. 60 del 12 marzo 2012